giovedì 22 ottobre 2009

Strade.A3,il reality game degli automobilisti,tra musica e pensieri sparsi.On the road again..

Cielo grigio stamattina,british style si potrebbe pensare,il sole è andato a fare un giro verso altre parti del mondo,ma il vento di scirocco restituisce la dimensione mediterranea…fa caldo.L’interno dell’auto è un sollievo fatto di sedili in pelle, freschi,nonostante la climatizzazione il mio coupè è affezionato ai ritmi delle stagioni,caldo d’estate e freddo in inverno.Vado verso nord ,verso un incontro a quarantacinque chilometri dalla mia partenza.A3 Salerno – Reggio Calabria,una sigla ed un tragitto ormai famoso,per il suo scommettere sui tempi di percorrenza,sulle abilità del guidatore,sulla fortuna dei camion che ti precedono,sulle deviazioni.Un vero reality game per automobilisti,dove è in palio la sopravvivenza ,come un test psicologico dove la pazienza e la sopportazione vince sempre.Alla mia sinistra c’è uno dei panorami più belli del mondo,lo stretto di Messina,il mio abitacolo è chiuso nella musica,per tanti l’auto diventa un microcosmo da vivere,una zona franca della privacy.On the road,le striscie bianche ad intermittenza mi dicono che puoi superare,ma oggi ho ritmi sudamericani in me,ritmi lenti,voglio guardarmi intorno.Vedo cemento,cantieri,gallerie sventrate in costruzione,montagne trafitte dall’ingegneria umana,costoni di montagna rosicchiati dalle ruspe per diventare cave.”Work in progress” ,lavori in corso,una sola corsia ,doppio senso di marcia,ma la musica inonda la mia auto…Continuo verso nord,un cassone ed un telo blu su un camion sono il mio orizzonte ! Gallerie,gimkane saltando tra una corsia ed un altra…La musica va.Nelle solite canzoni rimane lo spazio per superare i luoghi in cui sei,ti concentri sulla strada ,la tua visione è centrale non totalizzante.Chilometri e chilometri,non tanti…Gioia Tauro,indica l’uscita e percorro la strada statale.Il cielo è grigio,file di persone davanti all’ufficio di collocamento,file di speranze targate 3.200 € annue per i disoccupati,più in là ai lati della strada fratelli di altro colore aspettano il lavoro a giornata.Sono arrivato,nel mio incontro di oggi parliamo di promozione,di strategie,raccontiamo pezzi di vita vissute e tra cornetto e caffè ci abbandoniamo al destino.Un euro di ” Win for Life” ,l’ultima giostra dei sogni milionari !
Ritorno.La strada è sempre uguale,alzo il ritmo e l’accelleratore,la mia musica è sempre con me,canzoni italiane stamattina,la mente vaga,ma i miei occhi no.I soliti viadotti,il solito camion davanti a me,cantieri,giubbotti arancioni di operai,che ogni tanto volano via come birilli con le loro vite.
L’autostrada è in rifacimento,cemento su cemento,ma alla mia destra dopo la galleria si baciano galeotte,in panorama da urlo, Calabria e Sicilia,con i vecchi piloni dell’energia elettrica che nelle diverse sponde,sono come fiori donati tra loro…
Il mio mare è più giù,è sotto di me,il mio mare che non luccica di pesce spada,che in altri luoghi verso sud e nord nasconde segreti .
Ritorno a casa ,guardo l’altro late del mare.Una notizia giorni fa si diffondeva su stampa ,radio e tv: “A dicembre 2009 inizieranno i lavori del Ponte sullo Stretto “.
Ripensandoci abbozzo un sorriso.Correte gente,correte,si aprono le liste di collocamento della Mafia..
La strada verso casa mia si colora di bimbi usciti da scuola ed io sono ” On the road again”….

lunedì 19 ottobre 2009

Scritti su carta....

L'odore della carta si perde nelle stanze,sembra essere un profumo perduto.Scaffali,librerie,giornali,quaderni,diari,tutto rimane fermo nel tempo e nello spazio.Parole,fotografie,disegni.Come le idee improvvise in qualche parte del mondo,acquarelli abbozzati o progetti che iniziano,liste di cose da fare. Quando la mente vaga e leggi su un foglio di carta,impresso dall'acqua ".... volando leggere con l'aiuto del vento,le foglie dorate annunciano l'autunno,incorreggibili e birichine si rincorrono sui prati..." .Qualcuno è passato da li ed ha lasciato su carta un pensiero.A volte nelle giornate c'è un attimo,il momento che mi porta a lasciare tracce di me con lo scrivere.L'inchiostro disegna traiettorie,su pezzi di carta che trovi.Può essere un foglio bianco,lo spazio non scritto della pubblicità su un quotidiano,un fazzoletto di carta,un tovaglionino colorato del bar.Rimane impresso un pensiero,una frase,tanti frasi,potrebbe essere una canzone o una dolce sinfonia,invece è solo una parte di noi che rimane impressa nel tempo.Su un foglio di carta che non scolora,che nessun virus elettronico cancellerà.....


giovedì 15 ottobre 2009

Venditti ,la Calabria,parole tra un sopravvissuto alle canzoni ed tra i "qui si campa d'aria".

Parole,titoli,video,prime pagine di giornali ,non mancano gli spunti ed i commenti.Antonello Venditti e la Calabria,mai argomento fu di tanto interesse sociologico,di indignazione popolare,di sommovimenti di social network.Frasi sparse e senza senso, in un concerto delll'estate 2008 in Sicilia,forse quando non c'è più nulla di creativo da decenni ed alla musica si sostituiscono i sermoni.Guai a chi regala sermoni,a chi usa la retorica,che arte fu di comunicazione nell'antica Roma.Antonello Venditti parla di una Calabria che non dovrebbe esistere e si rivolge a Dio,narra di uno studente reggino che su una nave va in Sicilia leggendo un giornale ed afferma-parole del cantautore romano-che li,solo li esiste cultura.Parole sparse,parole sbagliate,parole che si ripetono come le retoriche retrospettive "rosse " nelle sue canzoni da "Modena" ancora a "Caro Enrico" o "Comunisti al sole"...Ma il bello della storia deve arrivare.Venditti diventa il " male assoluto",ha sbagliato a pronunciare quelle frasi e crea intorno a se uno strano amalgamarsi delle coscienze.
Un trasversalismo mai visto,associazioni,sindaci,onorevoli,comuni,liberi cittadini,tutti contro di lui.La difesa del cantautore è ancora più "fregnona" .."Io amo la Calabria,le frasi sono state estrapolate è un vecchio concerto del 2008.." Cosa accade adesso ?
Si ribaltano i ruoli con la mediazione di giornalisti è siglata la pace con il "mio" sindaco di Reggio Scopelliti-candidato a governatore della Calabria per il PDL- strette di mano,tarallucci e vino di Tramontana e la promessa di Antonello Venditti di venire in città per un intervista pubblica mediata da Pierluigi Diaco .
Non finisce qui.La farsa continua,il sindaco di Reggio ha sancito la pace che teneva sospesi milioni di calabresi ed il governatore della regione Don Agazio Loiero .anima clientelare scudocrociata- che fa ?
E' anche lui a Roma e stringe la mano al cantautore,siamo tutti contenti.E' bello,"peace and love" .Il mio pensiero vaga sulla fine di questa storia .Grande operazione di marketing! Antonello Venditti da "demone" ,ormai pensionato della creatività e della musica,diventa testimonial della Regione Calabria, tirato per la giacca dai politici.Bella visibilità,escono in due vincenti:Venditti che si scusa e tende la mano,Scopelliti che incassa un incontro spot con Diaco e il cantautore a Reggio Calabria.Don Agazio Loiero è sempre ancora più goffo e scivola dagli specchi in cui cerca di arrampicarsi.Che bella storia !
Federica Monteleone,Natale De Grazia,Antonino Scopelliti,Gianluca Congiusta,si rivoltano nell'aldilà...
Ndrangheta,sanità allo sfasco,ecomafie,disoccupazione,rifiuti tossici,clientelismo,comunicazione giornalistica votata alle agenzie pubblicitarie,abusivismo,A3,SS 106,SS118...
Qua si campa d'aria....



mercoledì 14 ottobre 2009

IL BALCONE VISTA MARE

Il cielo è terso a quest'ora in cui si sposano sera ed inizio di notte,sono appoggiato dove vissi porzioni di tempo che sono slow motion della vita.Ognuno di noi ha il suo luogo segreto,dove raccogliere le interiorità,dove ritrovare spazi di se. Il mio balcone è li,in fondo al viale .Balcone con vista sul mare ,ad inizio discesa,alla sinistra alla fine della strada le saracinesche abbattute dai palloni.Rumori sordi e adolescenti,accompagnati da corse ,calci piazzati,sorrisi rubati ai libri di scuola. E noi là a vivere di storie di canzoni,di radio accese e novantesimi minuti e partite di pallone alla domenica mattina. L'aria è bella stasera,mi piace dominare il cielo con lo sguardo.Di fronte un palazzo con le mura che scolorano,al mio fianco le luci oltre il mare del mio sud accanto.Si addormenta e si risveglia con il vento e le onde ,stasera piccole vite perse sono ritornate dal fango,in questo giorno che batte il tempo di tragedie andate.Aggrappato ai miei ultimi sogni,rilasso il mio sguardo nell'orizzonte che guardai.Le luci sono sempre uguali oltre la riva ,io cambio sospinto dal vento e dalle onde del mare,che sono come pezzi di vetro che si disperdono in tante parti del mondo.


martedì 13 ottobre 2009

IL TEMPO DI UNA CANZONE


Si diffonde , invade le strade,le case,non ha ostacoli ,non ha luoghi .Fermi ad aspettare il trascorrere del giorno,di corsa sulla giostra della vita ,come suono di carillon danzante . Immagini riflesse che si fermano,ripartono e girano intorno ai pensieri. Fogli di giornali ,libri e quaderni scoloriti dal sole delle estati,foglie di albero cadute che baciano i marciapiedi ,fumi di caldarroste d’ottobre .Tutto intorno si trasforma ,guardi fuori e vedi davanzali di vento ,con i panni stesi al sole che si abbracciano alle ringhiere dei balconi ,ritmi lenti d’autunno.
Sorridi ,scendi le scale e camminando nei mercati i colori delle spezie sono come tele distese.Tessuti indiani,piccoli oggetti di giada ,frutti di stagione e i rumori…i passi della gente,gli sguardi malandrini. Si diffonde,invade le strade,le case,non ha ostacoli,non ha luoghi.E’ tutto il tempo di una canzone.....

domenica 11 ottobre 2009

14 luglio 1970

L'odore acre dei lacrimogeni è un continuo ripetersi,senti colpi di fucile all'esterno,vedi correre giovani che scappano dalle traverse,arrivano i carri armati ,vittime innocenti si stendono sul selciato.Il clientelismo politico coglie i suoi frutti ed un sussulto orgoglioso di popolo unisce donne,bambini,operai,dirig
enti,industriali.Reggio capoluogo è il collante ideale ,lo scippo di Catanzaro capitale di Regione è una manovra politica targata Mancini (ministro del governo) e Misasi..
Un unico blocco omogeneo che si cela dietro le barricate ..14 luglio 1970,sembra un filmato visto in questi giorni in tv,dall'Iran,dai luoghi lontani da noi ,quando la rivolta di popolo diventa scontro verso il Potere.
14 luglio 1970,le strade si chiudono con pezzi di cemento,copertoni bruciati,auto capovolte,la città si piega su se stessa. Pietre , cortei ,urla e rincorse ,BOIA CHI MOLLA è lo slogan che dal Sud risale l'Italia,contro il governo ,contro i nemici Mancini ,Misasi e Pucci...Tutto si ferma per un anno , le notti sono risvegli di bombe,auto con i megafoni incitano allo sciopero generale .Da una finestra in una traversa del viale ,mi arrampico e vedo gente scappare,correre ,inseguita dai celerini ed aspetto che mio padre mi venga a riprendere dalla nonna .14 luglio 1970 ,nella mia mente di bambino ,ritornano le notizie di un telegiornale del Primo Canale , con il sottofondo di "Fiori rosa,fiori di pesco" di Battisti ,si parla di una bomba in una banca di Milano ed immagini di corpi straziati sul pavimento .Indelebili immagini in bianco e nero....La sirena del Deposito Locomotive delle F.S. suona e cadenza i tempi di lavoro e riposo e si intreccia con quella delle camionette della Polizia .Vittime innocenti aumentano il bollettino di cronaca,lo Stato vince la Rivolta con i Carri Armati !!! 14 luglio 1970 ,unica icona indissolubile il Quadro della Madonna della Consolazione ,che è portata in processione,che solca le strade invase dal popolo,che unisce le differenze ed allontana la politica,nelle immagini di carta che si ripetono e si rivedono...

14 luglio 2009 ,siamo vittime della globalizzazione intellettuale,effimere voglie ,Reggio Calabria Città Metropolitana ,che nel Federalismo ha grande autonomia riscatta e vince la Storia....
(Il video allegato è stato mandato durante uno spettacolo teatrale da me realizzato al teatro Cilea di Reggio Calabria
"Evviva Maria.I Moti di Reggio del 170 " )



Galleggiando sulle scorie,storie di navi andate...

Troppo tempo passa e scorre ,senza lasciare attimi di pausa nelle moderne giornate.Nei week end forsennati,nelle maratone televisive,divise tra improbabili acque del Po ,inni da cambiare ,escort e starlette che fanno sempre rima con potere .Il mare , che ispira canzoni,poeti e naviganti .Mercanti che trasbordano i disegni del destino più grandi di noi. Il salto è lungo,è un lungo tunnel,una spirale ed un vortice che si insegue.Quasi come un effetto domino che fa cadere le caselle .
Unendo servizi segreti,industriali,stati esteri,mafia.
Noi innocenti bambini di un tempo ,con le rughe sul volto dettate dal sole,dal mare che lambisce il nostro corpo sulla riva.
Il mare lo vivo da sempre ,in modo sedentario disteso al sole per rubare ogni raggio ,per poi tuffarmi nelle acque azzurre. C'è un terribile presentimento, le onde azzurre del mare cambiano colore,si popolano di schiuma ,amo nuotare sott'acqua ,mi sembra di vivere il plancton di inizio vita e nei miei subacquei momenti rimane una testimonianza di fine agosto . I primi giorni del mese gettammo in acqua la base per una boa ,con una lunga catena d'acciaio appena comprata ,che finiva legata con la corda nella superficie del mare. La stagione marina si chiude ,la barca è tirata a riva e scendo oltre il livello dell'acqua per inserire un galleggiante nella catena a metà profondità .
Cosa accade ? Le mie mani diventano nere ,penso ad un pò di ruggine,ma non è così...è petrolio,ma l'acqua è limpida ed azzurra...
Storie di mare ,di onde e sommovimenti ,di navi troppo piene di veleni per galleggiare,di navi che arrivano da lontano ,morti apparenti vaganti ,quando si alleano capitali e 'ndrangheta.
Chiamatele JOLLY ROSSO e ROV .Navi a perdere partitepiene di carichi velenosi,è troppo facile mandarle lontano,lontano dal nord Europa,lontano dal nord Italia , lontano ,affondate da pescherecci della mafia ,con carichi di tritolo portati a bordo ed i naviganti trasferiti sulle barche e poi il botto , il tremendo botto nell'abisso che disperde la rotta ......
Noi rimaniamo sulla spiaggia ,da decenni relitti di navi pieni di tossici rifiuti dormono in profondità.Nel dormire c'è il risveglio,dei fusti d'uranio che potrebbero aprirsi con il passare degli anni .
Tutto sulla nostra pelle ,sui nostri corpi abbronzati che hanno bisogno del refrigerio del mare ,sulle barche dei pescatori ,tra le reti e le nasse.. Aumenta il rischio tumori,aumentano le morti.
...e noi dormiamo ancora ,sopiti , leggendo di gossip politico ,perchè è questo che vogliono ,ma il tempo riporta sempre l'ora della verità .
Tempo fa strinsi la mano ,ad in un convegno sull'ambiente e sul mare, al giudice Francesco Neri ,indagò sull'affondamento della nave JOLLY ROSSO in Calabria ed aveva appena finito un duro discorso,con la rabbia di chi crede nella verità e la commozione di chi ha perduto un amico che indagava con lui ,in una morte misteriosa ,un uomo del sud ,che non beveva l'acqua del Po ,ma che amava la famiglia,i figli,l'ambiente e credeva sempre nelle ONDE AZZURRE DEL MARE .
Si chiamava NATALE DE GRAZIA ,Capitano di Marina da Reggio Calabria .
Accadde tanti anni fa...

sabato 10 ottobre 2009

Duomo di Messina,tricolore e palloncini..No Time To Live..

Entrano ad uno ad uno ,un percorso a ritroso ,a fine settembre erano in un altro luogo.Sorridevano,giocavan
o,lavoravano,ognuno con la sua età ed i suoi tempi ed i modi del vivere.
Guardavano la montagna sopra le case,tempo fa era successo quello che decide la natura:riprendersi gli spazi.
La pioggia forte bagnava il terreno,gli alberi sradicati lasciavano l'erba da sola,il cemento diventava il nuovo compagno di giochi.Pioggia,tanta pioggia e via così.A valle arrivò il fango,danni alle case,alle cose e la gente fuggiva via.
Benedetto un giorno decise di costruire una casa,per se ,per i figli,ma com'era difficile farlo a Giampilieri,terreno scosceso,"..forse il luogo migliore è vicino alla montagna,con una ruspa togliamo il terreno ed andiamo verso l'alveo del fiume."Passarono gli anni,il fiume fu interrato ed in poco spazio l'acqua confluiva verso il mare .
Giuseppe un giorno pensò di costruire una casa,"..è bello il terreno qui dove c'era un letto di torrente, è spazioso e pianeggiante".Ci costruì un palazzo.L'estate era calda,gli incendi bruciavano tutto..e gli alberi diventarono cenere.La montagna,il verde,il fiume volevano tornare quelli di un tempo,lanciarono un segnale,ma gli uomini continuarono nelle loro corse.Seduti nelle poltrone di città o su banchi del potere,non capiscono,il loro cuore è chiuso al rispetto,l'oscuro signore del caos è il loro spirito guida.
Passano gli anni...
E' tardi questa sera,il calendario segna l'inizio di ottobre e piove,piove,piove....
L'acqua si trasforma in fango,la natura decade sulle case,porta via tutto ed il percorso di venticinque persone è al contrario della vita .Le solite divise,i soliti volontari,le solite luci delle fotoelettriche,sirene,rumori sordi,cani che abbiano,sono gli scenari della tragedia.Spazzate via in un attimo,come "foglie di autunno sugli alberi",come scrisse un poeta...
Dieci giorni dopo entrano in chiesa,nel mio sud accanto ,mi fermo un attimo a pensare a quanto infinitesimo è il nostro posto nell'universo ,mentre nel Duomo di Messina ci sono bandiere tricolori e bianchi palloncini...
NO TIME TO LIVE !!!


venerdì 9 ottobre 2009

Emigrante di pensieri...


Fermo,risvegliandomi ed ascoltando un notiziario radio .Quando il mattino ti sveglia con la vibrazione di una sveglia elettronica,una vibrazione ed un bip sotto un cuscino .Mentre dopo la colazione fatta in fretta ,decidi di ascoltare l'alba, che si muove con i colori cangianti sullo stretto di Messina e vedi pescatori sul lungomare e persone dalla pelle di altro colore alle fermate dei bus. Colori somatici differenti che non vedevo venti anni fa. Penso di quanto sia bello essere qui per me,dopo viaggi intorno al mondo,risvegli rapidi,camminate fino a sera,per poi fermarmi nei luoghi che visitai,per ascoltare i suoni ed interiorizzare i sapori . Potrei decidere di staccare tante spine che tengono collegate le macchine elettroniche al mondo,per tornare alla fisicità.Ad una lunga e lenta passeggiata,sedermi e scrivere una lettera e disegnare con una penna strani ghirigori e sentire l'odore dell'inchiostro,magari macchiandomi anche le dita. Riprenderei dal ripostiglio vecchi diari di scuola scritti mai,guarderei danze gitane per capire come ci si sente ad essere senza luoghi e radici. Piccole danze nelle nostre vite,staccando con le mani le erbe che violentano l'asfalto . Invece sono qui ,attorniato dai sedili in pelle nella mia coupe,con la pen drive usb collegata all'autoradio che diffonde musica nelle mie orecchie. Se fuori piove e la gente per strada corre sotto ad un balcone,io sono qui ,sicuro al riparo e non ho alcun bus da aspettare . La radio mi regala notizie sempre uguali. Nani e ballerine che si scatenano in farse da teatranti di quartiere.Se guardo il mare azzurro penso che nel profondo ci sono segreti nucleari,ritornerò a casa,riattaccherò la spina verso il mondo ,ma il mio pensiero corre a quello che viviamo tra politica e società,tra i colori accecanti dei tv shows e gli angoli bui dei paesi. Mentre costoni di montagne crollano,sommersi nel fango, futuro e sogni repressi sono dall'altra parte della riva.Guardo un cane che mi sorride,donne e bambini per mano,un anziano che racconta la sua storia,l'alba è passata,la città ricomincia a svegliarsi.Penso a quanto sono belli gli attimi dell'attesa,penso a quanto è bello vivere le piccole cose che ci passano accanto. Al semaforo una donna straniera sorride, lo sguardo si incrocia e divento emigrante di pensieri....

mercoledì 7 ottobre 2009

Galleggiando sulle scorie,storie di navi andate.....


Troppo tempo passa e scorre ,senza lasciare attimi di pausa nelle moderne giornate.Nei week end forsennati,nelle maratone televisive,divise tra improbabili acque del Po ,inni da cambiare ,escort e starlette che fanno sempre rima con potere .Il mare , che ispira canzoni,poeti e naviganti .Mercanti che trasbordano i disegni del destino più grandi di noi. Il salto è lungo,è un lungo tunnel,una spirale ed un vortice che si insegue.Quasi come un effetto domino che fa cadere le caselle .
Unendo servizi segreti,industriali,stati esteri,mafia.
Noi innocenti bambini di un tempo ,con le rughe sul volto dettate dal sole,dal mare che lambisce il nostro corpo sulla riva.
Il mare lo vivo da sempre ,in modo sedentario disteso al sole per rubare ogni raggio ,per poi tuffarmi nelle acque azzurre. C'è un terribile presentimento, le onde azzurre del mare cambiano colore,si popolano di schiuma ,amo nuotare sott'acqua ,mi sembra di vivere il plancton di inizio vita e nei miei subacquei momenti rimane una testimonianza di fine agosto . I primi giorni del mese gettammo in acqua la base per una boa ,con una lunga catena d'acciaio appena comprata ,che finiva legata con la corda nella superficie del mare. La stagione marina si chiude ,la barca è tirata a riva e scendo oltre il livello dell'acqua per inserire un galleggiante nella catena a metà profondità .
Cosa accade ? Le mie mani diventano nere ,penso ad un pò di ruggine,ma non è così...è petrolio,ma l'acqua è limpida ed azzurra...
Storie di mare ,di onde e sommovimenti ,di navi troppo piene di veleni per galleggiare,di navi che arrivano da lontano ,morti apparenti vaganti ,quando si alleano capitali e 'ndrangheta.
Chiamatele JOLLY ROSSO e ROV .Navi a perdere partitepiene di carichi velenosi,è troppo facile mandarle lontano,lontano dal nord Europa,lontano dal nord Italia , lontano ,affondate da pescherecci della mafia ,con carichi di tritolo portati a bordo ed i naviganti trasferiti sulle barche e poi il botto , il tremendo botto nell'abisso che disperde la rotta ......
Noi rimaniamo sulla spiaggia ,da decenni relitti di navi pieni di tossici rifiuti dormono in profondità.Nel dormire c'è il risveglio,dei fusti d'uranio che potrebbero aprirsi con il passare degli anni .
Tutto sulla nostra pelle ,sui nostri corpi abbronzati che hanno bisogno del refrigerio del mare ,sulle barche dei pescatori ,tra le reti e le nasse.. Aumenta il rischio tumori,aumentano le morti.
...e noi dormiamo ancora ,sopiti , leggendo di gossip politico ,perchè è questo che vogliono ,ma il tempo riporta sempre l'ora della verità .
Tempo fa strinsi la mano ,ad in un convegno sull'ambiente e sul mare, al giudice Francesco Neri ,indagò sull'affondamento della nave JOLLY ROSSO in Calabria ed aveva appena finito un duro discorso,con la rabbia di chi crede nella verità e la commozione di chi ha perduto un amico che indagava con lui ,in una morte misteriosa ,un uomo del sud ,che non beveva l'acqua del Po ,ma che amava la famiglia,i figli,l'ambiente e credeva sempre nelle ONDE AZZURRE DEL MARE .
Si chiamava NATALE DE GRAZIA ,Capitano di Marina da Reggio Calabria .
Accadde tanti anni fa...