lunedì 8 febbraio 2010

Quando tutto si ferma alla tecnologia ,generazione Emo,Avatar ed i troppi libri chiusi....

Lui...La lunga frangetta cela l'occhio sinistro,l'andare dinoccolante ,il sorriso stanco,i jeans che lasciano trasparire i colori delle calze,poche parole,lente ...Lei ,gli occhi dentro un trucco pesante,smilza nei suoi capelli lunghi che avvolgono un volto senza espressione,cammina lenta sulla strada. New Trendy Generation ! Anime che si scolpiscono alla tecnologia,che ricevono i codici,che sono come personaggi di un videogame.Colori forti,note,ritmi sparati nelle orecchie,dita veloci che digitano tastiere dell'Ipod ,dentro un sensa di tristezza indotto e cercato. Generazione "Emo" ,ragazzi che vivono nel troppo silenzio delle loro incomprensioni,pagine di un tempo rivoltato.Dove una volta vivevano nelle soffitte i giovani della "scapigliatura milanese",tra libri,ricerca dell'oblio o dove una volta rincorrevano l'American Dream ,leggendo Hemingway,Bukowsky,Burroughs,dove una volta dipingevano e scrivevano frasi spezzate o colori astratt ie forti i Futuristi,adesso ci sono loro.Chiusi nelle stanze,vittime e protagonisti del web, sconfitti dalla fantasia negata,dall'essere recettori di quello che vuole fare interiorizzare la società tecnocratica,senza l'elaborazione del pensiero.No emotions now ! Niente più emozioni,perchè il sobbalzo umorale può essere una compressina chimica,senza sforzi di emozioni interiori.Le cuffiette sparano forti i suoni di Lady Gaga o Tokyo Hotel,mentre i nostri dischi in vinile di Bob Dylan o James Brown sono sempre lì per essere ascoltati.
Troppe radio spente,troppe parole mai dette,troppi giornali sgualciti etroppi,tanti, libri chiusi....
Poche tracce di noi nelle New Generations ...

mercoledì 3 febbraio 2010

Fulvio D'Ascola: Le contraddizioni di un Italia ipocrita,dove tutto appare ,vuota di cultura e dove nulla è ....

Parole,tante,scritte,lette,danzano sul display,inseguono le News.Il continuo mescolarsi tra personaggi pubblici e dimensioni private,l'essere artista e svelarne le debolezze.Tutto appare in questo nostro tempo che esalta le luci e le gare in tv,che è sempre di più una società elettronica,svuotata dai contenuti,senza cultura o avanguardie intellettuali.
Polemiche su una dichiarazione alla stampa,di una dipendenza chimica ,che "rilassa" definita così da chi l'ha resa pubblica.Deboli,le dipendenze psicologiche sono fuga dalla realtà,dal guardarsi dentro.Mai giudicare.La vita privata di ognuno di noi è un intimo cassetto che si riempie di sensazioni,è solo di chi lo vive direttamente. Scattano subito i perbenisti,si alza il doppiopetto dell'opinione pubblica,il demone è da sconfiggere,tagliamo i ponti con lo show,togliamo il suo nome dallo spettacolo più atteso.L'effimero gioco di colori e suoni.Presentatori,orchestrali,cantanti,milioni di euro gettati nella baraonda delle case discografiche,fagocitate verso il comune di Sanremo,la Telecrazia innalza gli scudi...
Ritorna sempre in me lo stato di emigrante di pensieri..
I miei fratelli colored sono saliti sui pullman scappati dalla Shoa di Rosarno,ad Haiti i bimbi sono come numeri e prede di mercanti ,l'orologio rintocca la sua ultima ora.....
Non mi resta che guardare questa immagine dipinta da Livia Alessandrini "Il signore del Tempo", nel suo silenzio assordante,riesce a riempire il nostro cassetto segreto...