domenica 11 ottobre 2009

Galleggiando sulle scorie,storie di navi andate...

Troppo tempo passa e scorre ,senza lasciare attimi di pausa nelle moderne giornate.Nei week end forsennati,nelle maratone televisive,divise tra improbabili acque del Po ,inni da cambiare ,escort e starlette che fanno sempre rima con potere .Il mare , che ispira canzoni,poeti e naviganti .Mercanti che trasbordano i disegni del destino più grandi di noi. Il salto è lungo,è un lungo tunnel,una spirale ed un vortice che si insegue.Quasi come un effetto domino che fa cadere le caselle .
Unendo servizi segreti,industriali,stati esteri,mafia.
Noi innocenti bambini di un tempo ,con le rughe sul volto dettate dal sole,dal mare che lambisce il nostro corpo sulla riva.
Il mare lo vivo da sempre ,in modo sedentario disteso al sole per rubare ogni raggio ,per poi tuffarmi nelle acque azzurre. C'è un terribile presentimento, le onde azzurre del mare cambiano colore,si popolano di schiuma ,amo nuotare sott'acqua ,mi sembra di vivere il plancton di inizio vita e nei miei subacquei momenti rimane una testimonianza di fine agosto . I primi giorni del mese gettammo in acqua la base per una boa ,con una lunga catena d'acciaio appena comprata ,che finiva legata con la corda nella superficie del mare. La stagione marina si chiude ,la barca è tirata a riva e scendo oltre il livello dell'acqua per inserire un galleggiante nella catena a metà profondità .
Cosa accade ? Le mie mani diventano nere ,penso ad un pò di ruggine,ma non è così...è petrolio,ma l'acqua è limpida ed azzurra...
Storie di mare ,di onde e sommovimenti ,di navi troppo piene di veleni per galleggiare,di navi che arrivano da lontano ,morti apparenti vaganti ,quando si alleano capitali e 'ndrangheta.
Chiamatele JOLLY ROSSO e ROV .Navi a perdere partitepiene di carichi velenosi,è troppo facile mandarle lontano,lontano dal nord Europa,lontano dal nord Italia , lontano ,affondate da pescherecci della mafia ,con carichi di tritolo portati a bordo ed i naviganti trasferiti sulle barche e poi il botto , il tremendo botto nell'abisso che disperde la rotta ......
Noi rimaniamo sulla spiaggia ,da decenni relitti di navi pieni di tossici rifiuti dormono in profondità.Nel dormire c'è il risveglio,dei fusti d'uranio che potrebbero aprirsi con il passare degli anni .
Tutto sulla nostra pelle ,sui nostri corpi abbronzati che hanno bisogno del refrigerio del mare ,sulle barche dei pescatori ,tra le reti e le nasse.. Aumenta il rischio tumori,aumentano le morti.
...e noi dormiamo ancora ,sopiti , leggendo di gossip politico ,perchè è questo che vogliono ,ma il tempo riporta sempre l'ora della verità .
Tempo fa strinsi la mano ,ad in un convegno sull'ambiente e sul mare, al giudice Francesco Neri ,indagò sull'affondamento della nave JOLLY ROSSO in Calabria ed aveva appena finito un duro discorso,con la rabbia di chi crede nella verità e la commozione di chi ha perduto un amico che indagava con lui ,in una morte misteriosa ,un uomo del sud ,che non beveva l'acqua del Po ,ma che amava la famiglia,i figli,l'ambiente e credeva sempre nelle ONDE AZZURRE DEL MARE .
Si chiamava NATALE DE GRAZIA ,Capitano di Marina da Reggio Calabria .
Accadde tanti anni fa...

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